Dieta ferrea: perché si recupera velocemente il peso perso?

Oggi esistono moltissime diete e tutte, più o meno, permettono di perdere peso: non entriamo nel merito dell’efficacia e della sicurezza della dieta, quello che ci interessa è quello che accade dopo.

Purtroppo una volta che l’obiettivo è raggiunto diversi studi mostrano che una buona parte dei soggetti tende a riprendere peso e circa un terzo, nel giro di qualche anno, si ritrova nelle condizioni iniziali.

Esistono motivi di natura diversa, di tipo fisiologico, psicologico, ambientale, che possono spiegare perchè per un gran numero di persone è estremamente difficile mantenere il peso raggiunto, e le interazioni tra i vari fattori sono estremamente complesse. Ovviamente non è possibile modificare la nostra fisiologia, frutto di milioni d’anni di evoluzione, ma possiamo lavorare sugli altri fattori per capire quali possono essere gli errori più comuni che portano a riprendere il peso perso.

Fattori dominanti nell’evoluzione degli esseri umani

Uno dei fattori dominanti nell’evoluzione degli esseri umani, un fattore che ha letteralmente forgiato la nostra fisiologia, è stata la scarsità di cibo: siamo bene adattati a sfruttare e conservare ogni briciola d’energia disponibile, accumulandola per i momenti di carestia, che in passato erano frequenti e durissimi. Il nostro organismo dispone di efficientissimi meccanismi per affrontare periodi di ridotto apporto calorico — le diete si basano proprio sulla riduzione di questo  apporto — e tende ad adattarsi rapidamente e a combattere questa perdita di peso, che avverte come una minaccia per la sopravvivenza.

In pratica la dieta e la riduzione di grasso fanno scattare campanelli d’allarme ovunque e il nostro organismo va a contrastare attivamente la riduzione delle riserve. Molti di questi adattamenti sono rilevanti soprattutto durante il dimagrimento, ma molti studi stanno cercando di verificare se possano avere un ruolo importante nel determinare il recupero di peso che molti soggetti osservano.

Appurato che i fattori organici giocano un ruolo importantissimo, non sono da sottovalutare gli aspetti psicologici, cognitivi e comportamentali.

Perché la dieta fallisce?

Obbiettivi non realisticiaspettative irragionevoli per molte persone sono la prima causa per cui la dieta fallisce. Il processo di dimagrimento non è mai lineare e dopo l’euforia delle prime settimane, quando i progressi si fanno più lenti, la delusione può portare a mollare tutto. Ancor di più quando si lavora con diete restrittive che riducono irragionevolmente il consumo di cibi specifici o stravolgono completamente le abitudini alimentari del soggetto. 

Un altro tratto problematico è legato all’eccesso di controllo che molti applicano durante una dieta, pesando tutto, evitando interi gruppi di alimenti, negandosi ogni tipo di vita sociale, facendo costante attenzione ad ogni singolo particolare. Un comportamento che non porta al successo ma, molto più probabilmente, come dimostrano diversi studi, a disturbi del comportamento alimentare e ad un peso corporeo maggiore rispetto a soggetti che lavorino con una dieta flessibileintuitiva, nella quale un certo grado di libertà sia garantito e il paziente sia responsabilizzato.

Il soggetto con un eccesso di controllo è più suscettibile a perderlo, a mangiare per compensazione e, a quel punto, ad abbandonare completamente il lavoro di dimagrimento.

Gestire la dieta in maniera flessibile, sottolineando che non è il singolo pasto a decretarne il successo, ma la costruzione di nuove e più sane abitudini alimentari e di vita, è uno degli elementi che possono decisamente contribuire a mantenere nel tempo la forma raggiunta. 

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